Non tutti sanno che una delle aziende in cui sogno di
lavorare è quella fondata agli inizi degli anni Novanta da Zio Domenico e Zio
Stefano. Le origini del nostro amore (per il momento a senso unico) si
potrebbero definire di vecchia data e dal principio un po’ anticonvenzionale. I
nostri primi incontri risalgono circa ad una quindicina di anni fa quando sbirciando
nell’armadio di mamma notai qualche cappotto e maglione con l’inconfondibile
etichetta nera con le due lettere e una “e” commerciale scritte in bianco. Le
mie incursioni nel guardaroba non sono finite, ovviamente, e litighiamo ancora
per la proprietà di una borsa da mare tigrata che lei tiene come un oracolo. Vista e considerata l’assenza di internet nella
mia vita, mi chiedo come abbia fatto all’epoca a scoprire i prezzi, bah! Fatto
sta che, una volta saputi, mi sembravano del tutto irragionevoli: come era
possibile che quei capi d’abbigliamento costassero così tanto?! Che poi mica lo
so, adesso, quanto fosse il mio “tanto” intorno ai sette anni, per giunta in
Lire! Oggi, una triennale in economia e un semestre di marketing dopo, ho
scoperto l’arcano e il nostro è diventato un legame indissolubile (sì, per ora
è sempre a senso unico, abbiate pazienza).
Ma torniamo ai primi tempi della nostra relazione. Gli
incontri non si limitavano all'armadio di mamma, ma continuavano in una delle
boutique storiche di Castiglione che dal millenovecentocinquantasette veste le
donne del Paesello e non. I pomeriggi trascorsi nell'ufficio-barra-magazzino de
Il Cavalluccio sono più che numerosi. Io e Nina (la figlia della proprietaria),
dopo aver fatto i compiti, ci divertivamo ad immaginare vendite improbabili a
facoltose signore di non si sa dove, circondate da abiti, maglie, guêpière,
borse di paglia di alcune tra le più prestigiose aziende di moda degli anni
Novanta. Da Dolce&Gabbana a Moschino, da Orciani a Jean Paul Gautier. Chissà, forse
è proprio in quell'ufficio al primo piano di un negozio castiglionese che è
nata la mia passione per questo mondo.
Durante i
suoi quasi sessant’anni di attività, Il Cavalluccio ha saputo cambiare
riuscendo sempre ad anticipare le tendenze. Non sono solo le aziende ad essere
cambiate, ma anche il nome e l’atmosfera della boutique. Da un più tradizionale
ed arancione Il Cavalluccio è diventato 48…Il Cavalluccio, con un chiaro rimando al
concept store milanese di Corso Como, dove aziende pressoché sconosciute
facevano capolino in un moderno ambiente crema e nero. Infine, dopo aver
lasciato l’indirizzo storico, è oggi Il Cavalluccio già Galleggiante¹ creando
un gioco di parole con il nome del negozio che precedentemente occupava quello
spazio. Uno spazio molto più ampio e luminoso in cui complementi d’arredo retrò
e moderni oggetti di design si sposano in un matrimonio vincente. Dove aziende
più conosciute vanno a braccetto con le nuove leve.
¹Il
Cavalluccio già Galleggiante: via San Benedetto Po 1, 58043 Castiglione della
Pescaia.
Telefono: 0564 933457
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